Fra il XIII e il XIV secolo Bologna si afferma come un laboratorio politico ed economico di grande rilievo, in cui le società delle arti giocano un ruolo cruciale nell’evoluzione della comunità urbana. Nate come gruppi di mutua assistenza e controllo delle professioni, le corporazioni bolognesi assunsero un ruolo di primo piano nel governo della città, soprattutto dopo il tumulto del 1228, quando i rappresentanti delle artes entrarono nelle magistrature comunali e le riorganizzarono. La struttura interna delle corporazioni, le regole che ne disciplinavano l’accesso, i mestieri e le relazioni tra i membri costituiscono, dunque, uno strumento essenziale per comprendere la complessità della vita medievale. Attraverso un’attenta analisi delle fonti statutarie, il volume ricostruisce il funzionamento di queste istituzioni e il loro impatto sul tessuto cittadino, offrendo una prospettiva politica, sociale ed economica sulla storia corporativa e sul suo influsso duraturo sull’identità bolognese.
È assegnista di ricerca e professore a contratto di Storia medievale nel Dipartimento di Scienze dell’Educazione “G. M. Bertin” dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Si occupa di fonti normative dei comuni e delle corporazioni dell’area emiliano-romagnola e delle strategie e metodologie per l’insegnamento e l’apprendimento della storia nei contesti scolastici. Ha pubblicato diversi contributi in riviste scientifiche e ha curato, con Beatrice Borghi, il terzo volume della Bibliografia statutaria italiana 2005-2015 (Roma 2017).
Informations pratiques :
Filippo Galletti, Le società delle arti a Bologna. Economia, politica, società (secoli XIII-XIV), Rome, Carocci, 2025 ; 1 vol., 192 p. (Studia Storici Carocci). ISBN : 978-8-82902-636-4. Prix : € 21,00.
Source : Carocci







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